Divina Commedia tra narrazione, simboli e suggestioni
Il maestro Piero Anichini illustra la Divina Commedia di Dante Alighieri in occasione del settecentesimo anniversario 1321-2021; nei suoi numerosi dipinti riconosciamo molti passaggi del testo poetico più amato e studiato al mondo, vediamo quali.
di Elettra Nicodemi
Il ciclo di dipinti della Divina Commedia del Maestro Piero Anichini merita un’attenzione particolare.
Determina su Dante Alighieri un punto di eccellenza che potrà essere preso a paragone in ogni discussione intorno alla Divina Commedia oggi come prossimamente.
Il maestro Anichini porta dentro alle Cantiche, raccontando con i suoi quadri il viaggio di Dante nell’aldilà in compagnia di Virgilio e naturalmente l’incontro con Beatrice, anima del Paradiso; lei, Beatrice, maestra di verità, saputa la situazione manda qualcuno, ovvero Virgilio, a condurre Dante il quale, per motivi del tutto ignoti, improvvisamente si era trovato in una selva oscura, smarrito.
Esaurita in breve sia la trama della magnifica Cantica delle Cantiche, lasciando in sospeso per ora una riflessione che riprenderemo nel seguito sul ruolo sacro dei beati nella cultura dell’Italia, arriviamo in breve al nerbo della serie di dipinti che costituiscono la mostra Divina Commedia, tra narrazione, simboli e suggestione del maestro Anichini.
Così come possiamo predicare per una, diciamo dell’altra, ovvero se per la Commedia il numero dei versi è copioso, così per la mostra di Anichini il numero dei quadri, e altresì come per la Commedia la bellezza dei versi non smette di stupire, così per la mostra 2021 del maestro Anichini, infine così come per dettagli e simboli parla il sommo poeta, così i quadri del ciclo.
Anichini è un pittore fortemente esperto di simbologia e di linguaggio alchemico, sa costruire rimandi e richiami, sa indicare precisamente. Chi conosce il percorso artistico e intellettuale del maestro fiorentino sa perfettamente che non si tratta di un’improvvisazione su tela o su tavola, non stiamo parlando di un artista che in maniera del tutto ingenua si affianca alla tematica, salverei per quanto riguarda l’ingenuità un imprescindibile sguardo del fanciullo legato alla contemplazione del significato, ma stiamo parlando di un significato estremamente ben compreso e ben estrinsecato. Anichini vede la Divina Commedia con proprietà e con corretta interpretazione, dopodiché mette, si potrebbe dire, a disposizione la sua capacità e il suo talento, i suoi studi e la sua passione, per realizzare le opere che vediamo in mostra.
INFERNO:
PURGATORIO:
PARADISO: